#riprendiamocizennaro
CasaPound, caso Zennaro – Striscioni affissi in più di 100 città italiane per richiedere la liberazione dell’imprenditore
Casale Monferrato, 22 giugno – “Riprendiamoci Zennaro”, questo il testo
degli striscioni affissi in tutta Italia dai militanti di CasaPound Italia per
richiedere la liberazione immediata di Marco Zennaro, attualmente ai
domiciliari in Sudan in attesa di processo.
“Non dobbiamo lasciar calare l’attenzione sul caso Marco Zennaro. Non possiamo
permetterci di dimenticare un nostro connazionale rinchiuso ingiustamente da
uno stato esterno e in attesa di quello che, viste le premesse, quasi
sicuramente sarà un processo farsa – afferma un portavoce di CasaPound Italia –
Ci aspettiamo maggior incisività dalla Farnesina, la cui azione fino ad ora è
stata a dir poco imbarazzante, condita da dichiarazioni che denotato una totale
incapacità nella gestione del caso. Uno stato degno di questo nome sarebbe già
intervenuto per riportare a casa il proprio cittadino, tanto più alla luce
delle dichiarazioni di alcuni rappresentanti del governo sudanese che, vista
l’inconsistenza delle accuse, sotto gli occhi di tutti, si sono spesi in prima
persona per aiutare Zennaro, al contrario dei nostri rappresentanti. Come
CasaPound non possiamo lasciar cadere la vicenda nel dimenticatoio: non
vogliamo rischiare che Zennaro, come tanti altri nostri connazionali nel mondo,
rimanga a marcire in una prigione nella totale indifferenza di uno stato che ha
evidentemente dimenticato una delle sue prerogative: salvaguardare, proteggere
e difendere i propri cittadini, anche fuori dai confini nazionali”.